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Trattamenti
Depurativi
Acque di Scarico e Interventi Depurativi
L'acqua può subire diversi trattamenti per la rimozione di inquinanti e per la correzione di alcune caratteristiche chimico-fisiche; la progettazione di impianti di trattamento richiede delle analisi preliminari dell'acqua grezza che possano esprimere con chiarezza tutte le sostanze in essa contenute (le cui concentrazioni sono solitamente espresse con unità di misura in ppm o ppb) e determinare le sue caratteristiche microbiologiche.
I trattamenti che vengono effettuati sull'acqua dipendono soprattutto dalla loro destinazione.
Esempio: l'acqua potabile deve avere un certo contenuto di concentrazione salina, un valore di pH contenuto in un intervallo specifico, una conducibilità elettrica limite, assenza di microrganismi indicatori di inquinamento e di patogeni, mentre un tipo di acqua a uso agricolo sarà più ricca di minerali.
I trattamenti che vengono effettuati sull'acqua dipendono soprattutto dalla loro destinazione.
Esempio: l'acqua potabile deve avere un certo contenuto di concentrazione salina, un valore di pH contenuto in un intervallo specifico, una conducibilità elettrica limite, assenza di microrganismi indicatori di inquinamento e di patogeni, mentre un tipo di acqua a uso agricolo sarà più ricca di minerali.
VASCA di OSSIDAZIONE
I reflui depurati sono generalmente riversati in acque superficiali e in Italia devono rispettare i valori limiti di emissione stabiliti dal decreto legislativo n.152/2006, in relazione agli obiettivi di qualità dei corpi idrici riceventi.
Il trattamento delle acque reflue prevede una serie di operazioni di tipo chimico-fisico e biologico, suddivise in trattamento primario, trattamento secondario e trattamento terziario, oltre ad una serie di operazioni specifiche per il trattamento dei fanghi.
Il trattamento per le acque marine consiste principalmente nell'operazione di dissalazione.
I trattamenti per la potabilizzazione si applicano ad acque superficiali naturali, o provenienti da invasi artificiali, con lo scopo di ottenere acque idonee all'uso umano, che rispettino le norme di qualità stabilite in Italia dal decreto legislativo n.31/2001; questi trattamenti comprendono le operazioni di:
Il trattamento per le acque marine consiste principalmente nell'operazione di dissalazione.
I trattamenti per la potabilizzazione si applicano ad acque superficiali naturali, o provenienti da invasi artificiali, con lo scopo di ottenere acque idonee all'uso umano, che rispettino le norme di qualità stabilite in Italia dal decreto legislativo n.31/2001; questi trattamenti comprendono le operazioni di:
Trattamenti per la potabilizzazione :
- Sedimentazione
- Coagulazione
- Filtrazione
- Aerazione
- Trattamento biologico a fanghi attivi
- Filtrazione con carbone attivo
- Purificazione ad osmosi inversa
- Addolcimento
- Disinfezione
Naturalmente non tutte le operazioni elencate sono applicate contemporaneamente, ma queste potranno essere assemblate in schemi diversi, secondo il grado d'inquinamento dell'acqua grezza (o reflua). Esempio: un'acqua poco inquinata potrà subire un trattamento più semplice, consistente in una filtrazione su sabbia seguita da disinfezione. Invece, un'acqua dolce superficiale mediamente inquinata, subirà un trattamento più spinto che, secondo uno schema classico, potrà seguire la successione delle seguenti operazioni:
- sedimentazione,
- preossidazione con biossido di cloro,
- ipoclorito di sodio o altri ossidanti,
- coagulazione-flocculazione-sedimentazione,
- filtrazione su sabbia,
- adsorbimento su carboni attivi,
- disinfezione finale.
Inoltre l'acqua viene impiegata per la produzione di energia nelle centrali idroelettriche. Il fabbisogno d'acqua dell'industria viene soddisfatto con prelievi di acque di origine superficiale (dal ridotto contenuto salino ed un basso tenore in ossigeno a causa dell'inquinamento), profonda (maggiori contenuti di anidride carbonica), o molto più raramente di origine atmosferica (in genere corrosive a causa dei gas disciolti); solo in particolari casi si ricorre all'acqua di mare.
Si effettuano perciò trattamenti di natura meccanica, fisica o chimica, in relazione allo stato e alle dimensioni dei contaminanti, per rendere l'acqua utilizzabile nei processi industriali. Naturalmente non tutte le operazioni elencate sono applicate contemporaneamente, ma queste potranno essere assemblate in schemi diversi, secondo il grado d'inquinamento dell'acqua grezza (o reflua).
Esempio: un'acqua poco inquinata potrà subire un trattamento più semplice, consistente in una filtrazione su sabbia seguita da disinfezione.
Invece, un'acqua dolce superficiale mediamente inquinata, subirà un trattamento più spinto.
Secondo uno schema classico, potrà seguire la successione delle seguenti operazioni:
- sedimentazione,
- preossidazione con biossido di cloro,
- ipoclorito di sodio o altri ossidanti,
- coagulazione-flocculazione-sedimentazione,
- filtrazione su sabbia,
- adsorbimento su carboni attivi,
- disinfezione finale.
Acque industriali
I trattamenti per le acque industriali sono molteplici, e comprendono le operazioni di:
- Flocculazione e coagulazione. Sono processi di addensamento di fanghi mediante l'uso di sostanze chimiche che consentono o accelerano il processo di formazione di fiocchi, provocando immediatamente una netta separazione tra acqua e fango. (Si formano così grandi fiocchi di fango che risultano più facilmente separabili dall’acqua.)
- Neutralizzazione, precipitazione. Conversione di particelle solubili delle acque reflue in forme insolubili attraverso una reazione chimica con una sostanza che provoca la precipitazione. (Si tratta di un processo necessario poiché con la rimozione biologica del fosforo in condizioni normali non è possibile rispettare i valori massimi stabiliti dalle norme.)
- Trattamenti di ossido-riduzione- Sono processi per la depurazione biologica delle acque reflue durante i quali il fango attivo viene unito alle acque reflue e aerato; (il fango successivamente si deposita nei bacini di depurazione secondaria dove viene separato e in gran parte ricondotto al bacino di aerazione come fango di ricircolo.)
- Disinfezione. Riduzione degli agenti patogeni nel fango e nelle acque reflue. (Lo scopo è di ridurre il numero di agenti patogeni nel fango e nelle acque reflue in modo tale che essi siano epidemiologicamente sicuri.)
Inoltre l'acqua viene impiegata per la produzione di energia nelle centrali idroelettriche. Il fabbisogno d'acqua dell'industria viene soddisfatto con prelievi di acque di origine superficiale (dal ridotto contenuto salino ed un basso tenore in ossigeno a causa dell'inquinamento), profonda (maggiori contenuti di anidride carbonica), o molto più raramente di origine atmosferica (in genere corrosive a causa dei gas disciolti); solo in particolari casi si ricorre all'acqua di mare.
Si effettuano perciò trattamenti di natura meccanica, fisica o chimica, in relazione allo stato e alle dimensioni dei contaminanti, per rendere l'acqua utilizzabile nei processi industriali.
Si effettuano perciò trattamenti di natura meccanica, fisica o chimica, in relazione allo stato e alle dimensioni dei contaminanti, per rendere l'acqua utilizzabile nei processi industriali.
I Marchi e la Qualità
Nel mondo globalizzato dell'economia del nostro tempo, per definire la qualità di un podotto o servizio si ricorre alle Norme Internazionali ISO 9000 e successive. Nel Secolo scorso un elemento identificativo della qualità, sicuramente, era rappresentato dal Marchio commerciale.